Rock “n” Roll MADRID Marathon

La Podistica Empolese capitanata dell’inarrestabile presidente , alla conquista di Madrid.5

Con una presenza massiccia la podistica empolese è atterrata a Madrid Venerdì 25, con seguito amici e familiari carichi di entusiasmo e spensieratezza hanno dato inizio a una delle trasferte più impegnative degli ultimi tempi. Appena atterrati per entrare nel clima giusto e per ambientarci, immediatamente dopo il doveroso check in in Hotel, direzione Plaza Mayor, punto strategico al centro della movida Madrilena dove incominciamo ad assaporare i sapori locali, accompagnando il tutto con sangria.

Subito a nostro agio in quel vortice di gioventù e punti d’interesse continuiamo a passeggiare spensierati alla ricerca di un noto ristorante consigliatoci durante il viaggio in aereo da una bella ragazza Madrilena, dove i soliti marpioni, Paolo e Andrea, fortunatamente lontani dalle mogli sedute da loro distanti, si sono dilungati a lungo in interessanti conversazioni;  finalmente troviamo il ristorante, ma a nostro dispiacere non ha posto per i 26 stanchi e affamati, ci accontentiamo di qualcosa improvvisato qua e là, e anche se a malincuore visto l’età di molti di noi e soprattutto pensando a quello per cui eravamo lì, decidiamo di puntare per un meritato riposo.

Sabato sveglia di buona ora, piccolo allenamento in un parco adiacente al nostro hotel guidati dal nostro personal traine Agatino del team Travelmarathon, doccia ricca colazione e poi via alla volta di quel clima che avevamo lasciato da poche ore, visita al meraviglioso “PARCO DE EL RETITO”, là dove si concluderà la dura ma affascinante maratona di Madrid. Mentre passeggiamo, fervono i preparativi, dove militari e civili stanno montando tende per ricevere le migliaia di atleti arrivati ma molte nazioni, continuando la visita del parco, i nostri pensieri improvvisamente si sono spostati non più alla flora e al meraviglioso “PALACIO DE CRISTAL”, ma alla cosa che a poche ore avrebbe preso  il via.

 A far salire l’adrenalina alle stelle e bastato fare una breve ma sufficiente sosta al village Marathon dove lì entri veramente nel clima giusto per quello per cui sei là. Per tornare con i piedi per terra ritorniamo a fare i turisti, passando da “PALACIO REAL” per poi puntare al caratteristico “MERCADO DI SAN  MIGUEL” dove lì abbiamo dato il meglio di noi tra sangria, tapas, paella, cagne, e chi più ne ha più ne metta.

Per riportare tutti in riga, visto la piega che stava prendendo la gloriosa rappresentanza della Podistica Empolese ci ha pensato il nostro presidente che con una bellissima sorpresa ci ha raggiunto a nostra insaputa, e da instancabile combattente, partendo in prima fila da buon condottiero ha dato quella carica di adrenalina che non sarebbe comunque mancata ma sicuramente a e servito a dare a tutti, un’ulteriore carica per dare il massimo; in una gara impegnativa con un percorso ostico pieno di continui saliscendi lungo tutto il percorso che non ti permette quasi mai di prendere fiato, ma accompagnato nello stesso tempo dal calore dei madrileni che ci ha accompagnato per tutto il percorso fino al traguardo regalandoci delle emozioni indimenticabili, molti di noi me compreso, non sono riusciti a trattenere le lacrime per la fatica ma soprattutto per la gioia quando finalmente ti sei visto mettere la medaglia al collo e con un sorriso si sono complimentati con te.

Ogni Maratona sono 42 km e 195 mt, ogni maratona la prepari al meglio, ogni maratona ha le sue caratteristiche, ogni maratona di da delle emozioni diverse, ogni medaglia e sempre diversa, ma la gioia di correrla e sempre la stessa.

Grazie a tutti ragazzi e alla prossima.

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21 Aprile, 118/a  Maratona di Boston

La Podistica Empolese non poteva mancare ad un appuntamento così importante portando i nostri colori ad una delle più belle e prestigiose maratone del mondo.

Il nostro instancabile, Michele Bertoncini, dopo Chicago 2012 mette nel suo medagliere anche questo traguardo fermando il cronometro con un tempo poco superiore alle 3 ore e 30 minuti.

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Boston, 21 aprile 2014 - La 118/a edizione della maratona di Boston, la più antica dell’era moderna, corsa sotto misure di sicurezza rafforzate, celebra la resurrezione della città, un anno dopo l’attentato sulla linea del traguardo che il 15 aprile 2013 causò la morte di tre persone e il ferimento di altre 260 , e due grandi protagonisti: in campo maschile vince l’americano Meb Keflezighi, in campo femminile la keniana Rita Jeptoo.

Per la keniana questa è la seconda vittoria consecutiva, la terza in assoluto, dopo i successi del 2006 e del 2013. All’etiope Buzunesh Deba e’ andato il secondo posto. Keflezighi, nato in Eritrea, ma ora con la cittadinanza americana, è invece il primo atleta statunitense a tornare sul podio di Boston da 1983. Dietro di lui, al secondo e terzo posto, due keniani, Wilson Chebet e Frankline Chepkwony.

GIOIA IN STRADA - A un anno dagli attentati costati la vita a 3 persone e il ferimento di 260, molti dei quali mutilati, la città del Massachusetts è tornata così a vivere la sua manifestazione simbolo. Quest’anno al nastro di partenza c’erano quasi 35.660 maratoneti, 9mila più dell’anno scorso, con una folla record di spettatori, un milione di persone (il doppio del consueto) a godersi lo spettacolo. La corsa è cominciata con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime, poi per primi sono partiti i concorrenti in sedie a rotelle. Alle 8.50 (le 13.50 in Italia) il governatore del Massachusetts, Deval Patrick, ha dato il via a Hopkinton alla gara per atleti paralimpici, alle 9.32 (le 14.30 in Italia) è partita la gara femminile e alle 10 (le 15.00 in Italia) la corsa elite maschile. Prima della partenza è stato osservato un momento di silenzio e dall’altoparlante sono risuonate le note di ‘America the Beautiful’: 35.560 i maratoneti iscritti.